La zucca è il simbolo dell’alimentazione contadina di una volta. Pianta dai mille usi e benefici: se ne mangiano i fiori in estate, deliziosi fritti in una semplice pastella di acqua e farine.
Ma il bello arriva con il passare della stagione. Da settembre, infatti, a seconda della varietà, si iniziano a raccoglierne i frutti. La polpa gialla-arancio è dolce e profumata, ideale quando è bella dura e asciutta. Gli usi sono molteplici, sempre fritta, tagliata sottile, in pastella o arrostita per concentrarla è ideale per i ripieni di pasta fresca. Nelle minestre e nei risi attraverso la bollitura dona il suo fantastico colore e sapore. Fantastici anche pani e dolci alla zucca.
Credo che gran parte della mia passione per questo ingrediente derivi proprio dal fatto che, uno dei primi cibi dopo il latte, è stato proprio riso e zucca!
Le varietà sono molteplici, e non cambiano solo nelle forme e nei colori, ma anche nella consistenza e nei sapori.
Ad esempio la zucca Violina, lunga, rugosa e chiara esternamente, all’interno nasconde una polpa color arancio intenso ed è ideale per le minestre o per le cotture al forno.
Non dimentichiamo la zucca Mantovana, chiamata anche “Cappello del Prete” a causa della sua forma a turbante. E’ ovviamente la scelta più autentica per il ripieno del tortello di zucca ma è adatta anche a dolci e marmellate, o come contorno ma bisogna sempre ricordare che ha una consistenza molto densa e un sapore particolarmente intenso.
La mia preferita, però, rimane la “Delica”, perfetta per creme e vellutate ma la uso davvero per tutto, in particolare per il ripieno dei nostri tortelli. Non la abbandonerò mai!
Incredibile, ma vero. Non dimenticate che anche la zucca è americana! Senza la scoperta di Cristoforo Colombo sicuramente la nostra gastronomia sarebbe molto meno variegata!